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Legolas
Moderatore SPIETATO

Città: Il cielo su Torino


928 Messaggi

Inserito il - 07/02/2011 : 09:52:27  Mostra Profilo  Invia Email  Visita l'Homepage di Legolas Invia a Legolas un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Dopo un nuovo, recente, ascolto live, vorrei qui confermare una mia convinzione. Tutto da rifare mi pare una delle canzoni che hanno guadagnato di più dalla rielaborazione per Le cose cambiano. Forse perché, a differenza di DDMC o Funzioni, non era mai stata tra le mie preferite, ma trovo che il cambiamento (in realtà un ritorno alla primissima versione del brano, poi modificato per Sanremo) la rinforzi, togliendole quell'aura da ballata strafiga che aveva nella versione uscita nel 2007. E' più ipnotica, più intestina (qualcosa che in realtà ritrovo anche in altri dei pezzi rielaborati), come se si fosse radicata di più a terra, avesse piantato radici profonde, anziché volare alto con le composizioni orchestrali. Forse per questo, ora, la sento molto più mia, mentre prima era un bella canzone, in cui però mi riconoscevo poco.

- Sister -

"Quanto è lontana da Roma la felicità"

Modificato da - Legolas in data 07/02/2011 09:53:09
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Bramo
Moderatore SPIETATO

Città: Casalpusterlengo


240 Messaggi

Inserito il - 08/02/2011 : 21:19:29  Mostra Profilo  Invia Email Invia a Bramo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da Legolas

Dopo un nuovo, recente, ascolto live, vorrei qui confermare una mia convinzione. Tutto da rifare mi pare una delle canzoni che hanno guadagnato di più dalla rielaborazione per Le cose cambiano. Forse perché, a differenza di DDMC o Funzioni, non era mai stata tra le mie preferite, ma trovo che il cambiamento (in realtà un ritorno alla primissima versione del brano, poi modificato per Sanremo) la rinforzi, togliendole quell'aura da ballata strafiga che aveva nella versione uscita nel 2007. E' più ipnotica, più intestina (qualcosa che in realtà ritrovo anche in altri dei pezzi rielaborati), come se si fosse radicata di più a terra, avesse piantato radici profonde, anziché volare alto con le composizioni orchestrali. Forse per questo, ora, la sento molto più mia, mentre prima era un bella canzone, in cui però mi riconoscevo poco.


Ho comprato proprio stamattina, finalmente, il cd. Per ora ho potuto ascoltarlo una volta sola, quindi mi astengo momentaneamente dalla recensione dettagliata, in attesa di aggiungere altri ascolti , interiorizzare il lavoro dei ragazzi e poterlo commentare.
Intanto però mi sento di quotare ciò che scrive Legolas riguarda a Tutto da Rifare, anche per me la versione qui presente è migliore, anche se io apprezzavo già anche quella versione 2007.
Comunque mi sonp piegato dal ridere a leggere "ballata strafiga"! :P

"... che per un pezzo che soffrivo lo stress 'fanculo m'hai scambiato per un'altra boyband!"
"Io sto bene"
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Bramo
Moderatore SPIETATO

Città: Casalpusterlengo


240 Messaggi

Inserito il - 23/02/2011 : 22:04:43  Mostra Profilo  Invia Email Invia a Bramo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
LE COSE CAMBIANO 2000-2010

Di fronte alla voglia di celebrare i primi 10 anni di carriera, i Velvet hanno ben pensato di realizzare un best of in modo da raccogliere i loro successi e tracciare un po' una linea continuativa che li aiutasse a ricordare da dove vengono e dove tendono.
L'operazione dei ragazzi è però più fine del realizzare un cd che raccogliesse semplicemente i loro vecchi singoli di successo; analogamente a quanto fatto negli scorsi anni da Le Vibrazioni ("En Vivo")e soprattutto da Elio e le Storie Tese ("Gattini"), propongono questo gratest hits in modo originale e coraggioso: rimettono le mani sui pezzi del passato riarrangiandoli, cambiandoli e interpretandoli secondo la loro nuova sensibilità, risuonano pezzi dei vecchi album come se fossero canzoni realizzate adesso, quindi con lo stile attuale. Operazione già annunaciata nell'ultima traccia dell'ultimo album, che era la rivisitazione di Nascosto Dietro un Vetro.
L'operazione è coraggiosa, si diceva, perchè il rischio di scontentare i fan affezionati a una certa canzone è alto, e ad aumentare tale pericolo c'è stata la scelta di concetrarsi per la maggior parte su canzoni degli album più recenti rispetto ai primi due, che più avrebbero giovato dal restyling.

Prima di commentare traccia per traccia, è doveroso parlare del supporto fisico. Non mi vergogno di dire che ho apprezzato pochissimo il packaging di "Nella Lista delle Cattive Abitudini", che a fronte di una copertina fighissima e d'effetto era costituito da una custodia molto fragile, con il libretto attaccato ad essa e solo una fascia di cartoncino per custodire il cd.
Stavolta è tutta un'altra musica: il cd si presenta lussuoso, un cofanetto nero con una finestrella di plastica trasparente contiene una bella custodia resistente, bianca, con inserito dentro il libretto "a lenzuolo" e un foglietto con alcune note sul gruppo. Bello che in questo modo la cover risulti cangevole e quasi in movimento a seconda di come si orienti il cd, con un florilegio di V incastrate l'una nell'altra e con l'alternarsi del bianco e del nero. Bello bello davvero, complimenti!
Unica nota stonata è proprio il fogliettino che accompagna il cd: bellissima come idea e bello il testo introduttivo, ma chi ha scritto la biografia? Leggere che il primo album si chiama "Velvet", che nel 2005 "debuttano" a Sanremo quando è stato detto due righe sopra che ovviamente hanno già calcato quel palco nel 2001, che l'album del 2007 si intitolerebbe "Tutto da Rifare" e che NLDCA sarebbe uscito l'anno dopo e infine che i Velvet duettano con la Antolini nel singolo Il Serpente mi fa storcere parecchio il naso. Voglio il nome dell'autore di tale scempio, una sequela di strafalcioni che neanche Wikipedia. Peccato veramente.

Il Serpente
Si parte con gli inediti. A ben vedere questo pezzo è semi-inedito, essendo stato diffuso nell'EP digitale omonimo la scorsa estate, con tanto di video musicale dedicato. La canzone è breve e inusuale: secondo pezzo cantato - almeno in parte - in terza persona, ha un testo di non immediata interpretazione. Attraverso la figura biblica di Eva la canzone parla dei "tempi moderni" (cit.) e dei peccati ormai usuali nella società attuale, compiuti senza più avvertire queste azioni come sbagliate soprattutto da chi ha più potere all'interno della società stessa. Le parole scelte sono interessanti per il loro valore figurativo e per le immagini trasmesse.
Il ritmo è accattivante: l'incedere della chitarra che all'inizio parte tranquilla e poi si movimenta ci sta tutto, e il ritmo da soft-rock è adatto al pezzo. Molto bello l'effetto "incrocio di voce" nel finale. Gran bel pezzo.

Normale
Secondo inedito. Sorprendente. Perchè dopo NLDCA e dopo Il Serpente nessuno si sarebbe aspettato una ballad spudorata. Si pensava non fossero più i tempi, dopo i primi due album.
Ovviamente qui l'atmosfera è molto diversa da quei tempi lontani: il sound tranquillo è lontano dal brit-pop o dalla ballata strappalacrime ma è un pezzo raffinato e condotto con maestria, minimalista forse ma con la sua chitarra tranquilla tranquilla sa creare l'atmosfera perfetta per una canzone che si basa sul racconto di un amore finito, riflesso del tempo in generale che passa e porta via molte cose. Cose che sembravano normali quando le si vivono, scontate e dovute, ma che non lo sono e ce ne si accorge quando sono ormai parte del passato. Una canzone che nonostante rifletta sullo scorrere del tempo riesce a non essere triste ma al contrario si crogiola nella sua dolce malinconia. All'interno del testo troviamo il titolo assegnato a questo best of, in fondo tra spirito dell'operazione e tema della canzone c'è profonda affinità.

Dovevo Dirti Molte Cose
Iniziamo a trovare vecchie glorie riadattate. Subito troviamo una delle canzoni più amate dai fan, che faceva della batteria picchia-duro e dei riff potenti di chitarra elettrica la sua forza e il simbolo dei nuovi Velvet mostrato a livello popolare, avendola portata a Sanremo nel 2005.
La versione classica rimane IMHO la migliore. Mi pare però una versione decisamente ben fatta e significativa. Partenza ultra-minimalista, solo voce e chitarra acustica, che si sposa bene con il clima da occasioni perse che offre la canzone. E quando il pezzo originale si rinvigoriva ancora di più verso il finale, ecco qui una specie di overture che sembra fatta con archi, che restituisce un sapore più smaccatamente malinconico e meno disperato di quanto non faceva la versione di 6 anni fa.
Una versione fatta con maestria, ma una di quelle che mi ha convinto meno.

Luciano Ti Odio
Questa era stata "spoilerata" nell'EP della scorsa estate come una specie di anteprima di questo album. E fece discutere molti, sia qui sul forum che su Facebook. Questo pezzo è, ancora più di DDMC, il simbolo del cambiamento profondo dei Velvet nel 2004, quando pubblicarono quell'album di rottura chiamato "Dieci Motivi" e quando scelsero proprio questa canzone come primo singolo da estrarre. Era potente, cattivo, arrabbiato, violento, un misto di rock duro e puro e elettronica al servizio dell'energia rockettara che la canzone sprigionava. Una delle vette di quell'album meraviglioso. E mi piange il cuore pensando che se l'avessero composta oggi l'avrebbero realizzataq così. Intendiamoci: io ammetto, senza timore, che questa traccia è una delle mie preferite di questo cd. Me la ballo, me la canto e mi esalta tantissimo. Ma sicuramente l'originale è qualcosa di profondamente diverso, ma proprio nel dna, e sicuramente migliore.
Eppure mi accorgo che se vogliamo valutare al meglio ques'album dobbiamo cercare di evitare i confronti con la versione originale, per quanto possibile. Sì, evidenziare le differenze è interessante e va fatto, ma quando si tratta di valutare queste versioni è meglio concetrarsi solo su di esse. E se dimentico che esisteva una Luciano Ti Odio nel 2004, a me questa versione sbeffeggiatoria piace. Perchè sbefeggiatoria? Perchè il significato di accusa viene veicolato attraverso un ritmo beffardo, dandy, folle per il contrasto tra le parole del graffiante testo e la musica elettronica che vi fa da base. A me viene in mente il Joker di Heath Ledger che cammina per le vie di Gotham City sparando a tutti quelli attorno a lui e accoltellandoli, ma ridendo e ballandosela su questo ritmo. Follia vestita di ritmi vorticosi e trascinanti. Lo "yeah yeah yeah" trasforma la canzone tantissimo per come viene modulato, così l'eco nel ritornello... cioè, presa a sè è una figata 'sta canzone!

Confusion Is Best
Primo pezzo che qui è identico a come lo abbiamo conosciuto precedentemente. Nato poco più di un annetto fa dalla collaborazione dei Velvet con Beatrice Antolini (che nel loro studio aveva registrato il suo pezzo inserito nella compilation degli Afterhours) il pezzo è stato diffuso solo in digitale su due EP. Dato il discreto successo riscosso è stato giusto inserirlo nel best, finalmente su supporto fisico, così come fu creato dal momento che è un pezzo recente.
Confermo le impressioni positivissime che già espressi parlando dell'EP omonimo: una canzone trascinante, un groove elettronico assolutamente spinto come i ragazzi non avevano mai fatto e in cui la voce di Pier si fonde per la prima volta con una femminile.
E' un pezzo bellissimo, molto rock, potente e dal ritmo internazionale.

I Nuovi Emergenti
Un pezzo dall'ultimo album. Ovviamente non riarragiato, per lo stesso motivo della traccia precedente. Il ragionamento è corretto ovviamente, e anche l'inserimento del secondo singolo estratto da NLDCA che è sicuramente uno dei pezzi più rappresentativi dell'album del 2009. Niente da dire più di quanto non dissi già nella mia accurata recensione dell'album, la canzone riflette il lato "politico" del cd e del pensiero dei Velvet che cercano di risvegliare le coscienze con una canzone potente e geniale. Una delle mie preferite di sempre, quindi ben figura qui.

In Continuo Movimento
Ancora?!? Un'altra traccia da NLDCA??? Quindi un altro pezzo tale e quale a come già lo conoscevo e a come già lo possiedo su supporto fisico! La motivazioni dei Velvet su FB ai tempi fu che il best of non è solo per i fan, è anche per l'ascoltatore casuale che è più propenso a comprarsi un disco che raccolga da solo il meglio di un gruppo. Se proponendogli canzoni che fanno parte di un album di cui loro vanno giustamente orgogliosi può spingere questo tizio a recuperarsi l'intero album può essere solo bello.
Ci può stare. Ma 3 tracce secondo me erano più che sufficienti allo scopo, e dato che le altre due che ci sono più avanti sono degnissime di presenziare qui storco invece un po' il naso nel vedere qui questa canzone, che per quanto carina non l'ho mai trovata tra le migliori dell'album di appartenenza. Troppo smaccatamente elettronica, e anche come testo non mi ha detto moltissimo. Ma qui vabbè, va molto a gusti. Però boh, qui sono leggermente insoddisfatto.

In Quest'Angolo di Blu
A mio parere uno dei migliori adattamenti. Unica canzone che non è stata un singolo che viene qui riarrangiata, uno dei pezzi migliori dell'album "Cose Comuni" e una delle canzone migliori di tutta la discografia dei Velvet, a dispetto del fatto che rimane una delle più misconosciute. Poetica, leggera, dal testo malinconico, sognatore e in cui è facile rispecchiarsi. Un testo divino e una musica adatta, quella del 2002. Eppure questa new version mi soddisfa molto di più dell'originale, e mi fa piacere che da un lato questo pezzo possa essere conosciuto da molta più gente di prima ma anche che venga tramandato in questa veste. La chitarra delicata che contorna il pezzo è azzeccatissima e meravigliosa, ma anche il tappeto musicale frammentato fatto di accenni di note e di cadenze strane rende la canzone originale e lega benissimo sensazioni date dal sound con quelle date dalle parole.
Ispiratissima ai tempi come oggi, la canzone è molto forte e rappresenta la voglia di fuga dei giovani. E lo fa ancora meglio che a inizio millennio oggi, con questa tirata a lucido che la rende ancora più matura anche grazie al tono di voce di Pier, necessariamente cambiato rispetto a quasi 10 anni fa.
Forse la traccia migliore di tutto il cd.

Funzioni Primarie
Funzioni Primarie fatta dai Daft Punk. Ecco quello che ho pensato sentendo questa nuova versione. I Velvet sono pazzi, hanno ripreso quella che per me rimane ancora oggi la loro canzone migliore di sempre e l'hanno stravolta del tutto. E l'hanno suonata come se ne avessero fatto una cover i Daft Punk, appunto. Perlomeno da dopo la prima strofa in poi. Già, perchè la partenza ripresenta l'accoppiata voce-chitarra acustica già usata in DDMC, che dava l'impressione di una versione compassata del pezzo. Impressione che viene smentita presto grazie a richiami molto forti all'elettronica di lusso plasmando un pezzo che ricorda da lontano quello che era quella mitica canzone ma rispetto alla quale prende una via differente e più fashion. Improponibile il confronto tra questa versione e quella storica, che non poteva in alcun modo essere migliorata. Però questa canzone deve proprio essere potente di suo, perchè in qualunque modo la strapazzi resta sempre suggestiva e comunica sempre quel misto di sensazioni contrastanti e difficili che ne hanno decretato il successo in quell'estate del 2003. Pier è un drago nel modulare il tono di voce nel modo più adatto all'inizio piuttosto che nel punto più potente del ritornello, e forse è proprio la voce che dà una parvenza di identità a un pezzo decisamente difficile di valutare con lucidità per un fan. Però quando c'è l'esplosione elettronica sul finale, con tanto di suonino, io ne rimango coinvoltissimo lo stesso.

Una Settimana Un Giorno
Altro singolo celeberrimo per il grande pubblico. La cover della canzone di Bennato aveva scalato le classifiche ed era oggettivamente una canzone realizzata perfettamente, musicalmente parlando. Anche grazie all'apporto di Bennato con armonica a bocca e voce. Il cambiamento apportato qui è stato molto meno traumatico rispetto a quello attuato sulla traccia precedente o su DDMC. Le chitarre e il sound in generale si fanno più raffinate rispetto allo scheletro più "robusto" del pezzo originale, in un'atmosfera molto elegante che fa solo bene alla canzone. Torna pure Bennato per cantare la seconda strofa! Il "mai mai mai mai" senza base musicale sotto è decisamente intenso, e anche qui gioca molto in positivo il tono di voce di Pier.
Degno di nota è la spiazzantissimo coda del pezzo, in cui c'è una distorsione come da disco rotto che sfocia in un finale in cui anche l'armonica a bocca di Bennato ha il giusto spazio e riconoscimento. Un tocco di stile geniale e inusuale, complimenti davvero.

Tutto da Rifare
Il pezzo sanremese del 2007 è l'unico rappresentante di "Velvet" che paradossalmente ai tempi fu chiamato così perchè doveva rappresentare la vera essenza del gruppo... ma evidentemente col tempo le cose sono cambiate, grazie a una cosa chiamata Casasonica soprattutto. Questa nuova versione a un primo ascolto può apparire non troppo diversa da quella di 4 anni fa, è stata poco stravolta in fondo; in realtà è una delle tracce più genuinamente rock del disco (insieme guardacaso alla traccia precedente e a quella seguente), e il suonino dato dal piano all'inizio e durante parti chiave del pezzo contribuisce a cambiare più di quanto sembri su due piedi la canzone nella sua totalità. Il ritornello viene rinforazato rispetto all'originale con batteria e chitarra e questo fa guadagnare punti a una canzone che già gradivo. Il finale poi è ottimo, più elaborato della versione standard.

Stella che non Ricorda Niente
Chissà se le aspettavano i Velvet che questa specie di collaborazione con i Gatto Ciliegia Contro il Grande Freddo avrebbe riscosso così grande successo e consensi. Fatto sta che così è stato e che i ragazzi la suonano spesso dal vivo, e l'hanno inserita nel vinile di NLDCA e nel primo EP. E ovviamente anche qui, per la prima volta su supporto fisico "moderno". Ci sta tutta, il pezzo è decisamente ermetico e proprio per questo assoloutamente intrigante, ravvivato da un Pier che ci crede tantissimo anche se non sono mica certo che sappia lui per primo cosa comunichi il testo :P
Fatto sta che la canzone è una grande prova doi bravura della band intera, un pezzo rock potente, che si infila dentro all'ascoltatore come una scheggia acuminata e che ti martella le orecchie con insistenza. Un istant classic della band, un piccolo cult che trova qui dentro la sua piena ragion d'essere anche senza essere stato riarrangiato, al pari del pezzo con la Antolini. Bellissima, ma non c'è neanche da specificarlo.

Tutti a Casa
Tornano i brani da NLDCA, quindi che rimangono invariati da come li abbiamo conosciuti a loro tempo. Questo in particolare fu il primo singolo estratto, che mi aveva dato un'idea fuorviante del sound del disco e che invece paradossalmente rappresenta molto più fedelmente la linea musicale di questo best of.
Il pezzo rimane gradevole e dal testo vincente, vedo coerente la sua presenza qui dentro e la approvo.

Il Torto dei Beati
Collegato senza soluzione di continuità a Tutti a Casa in NLDCA, viene riproposto con le stesse modalità anche qui. Che dire, non discuto la sua presenza qui perchè anche se non è stato un singolo, al contrario di In Continuo Movimento è unanimamente considerata una delle canzoni più significative e meglio riuscite dell'album di appartenenza per testo e musica. Indi per cui questa + i due singoli erano a mio parere più che sufficienti per rappresentare l'album a cui si sentono attualmente più affini. E potevano riprendere un'altra canzone più vecchia. Vabbè.
Questa invece ci sta benissimo qui, ribadisco, e anche come posizione mi pare adeguata. Potente, lussuosa, disillusa, rassegnata ma pronta alla vendetta. Bella bella bella.

Ti Direi
Altro mostro sacro, idealmente insieme a Funzioni Primarie e Dovevo Dirti Molte Cose questa canzone può stare sotto quell'etichetta.
Come agli altri pezzi presi da "Dieci Motivi" viene estirpata anche da qui l'anima più arrabbiata, nervosa e violenta. Però qui l'operazione risulta particolarmente azzeccata perchè la canzone in questione, uno dei capolavori massimi dei ragazzi, ha un nucleo di disperazione e di tristezza che si può rendere in modo decisamente efficace anche con una base musicale meno irruenta e pompata.
Anche in questo caso, comunque, per me vince senza se e senza ma la versione originale, di molte spanne superiore.
Ma questa new version risulta riuscita sotto molti punti di vista: il suonino malinconico che compare come intro e che esplode nel climax finale per esempio ne è l'apice, ma anche la voce di Pier che ancora una volta è determinante a dare una direzione precisa al pezzo, nel suo restare fredda come nella versione del 2004 ma nel prendere una piega più determinata verso il finale.
Insomma, è difficile definire il risultato finale di questa versione, però è qualcosa di emozionante, poco ma sicuro.

Boyband
Ah ah ah!!! Li aspettavo la varco! Ebbene sì, la loro maledizione, la canzone tormentone che li ha erroneamente etichettati e che nel bene e nel male ha condizionato tutta la loro carriera e dalla quale forse solo da un paio di annetti sono riusciti a liberarsi.
In un disco in cui il rock pesante o l'elettronica particolarmente spinta o "scura" non ci sono stati pensavo in cuor mio che si fossero scatenati su questa canzone, mandando all'aria del tutto la sua forma originaria e trasformandola in un pezzo degli Afterhours anni '90.
Niente di tutto questo, invece. L'operazione risulta però altrettanto intelligente secondo me: dove c'era solo musica dance-style e facilmente orecchiabile adesso troviamo una "allegra caciara" in cui una voce quasi seriosa di Pier si destreggia tra l'incedere della batteria, una chitarra dal suono particolare e l'aiuto dell'elettronica che gioca splendidamente a richiamare il sound del pezzo del 2001 da una parte e a modificarlo dall'altra. Cioè quanto è geniale la voce mandata a ralenty estremo nel secondo ritornello? :P Il finale del pezzo è meraviglioso, in cui il rumore strumentale si scatena e i Velvet festeggiano a loro modo la distruzione e ricostruzione del pezzo che più li rende riconoscibili alle masse.
Notare la posizione della canzone, a fine cd, che qualcosa vorrà dire.


Se dovessi dare un giudizio complessivo su questo cd, non saprei esattamente che dire, lo ammetto. Il sound mi sembra cambiato ancora rispetto a NLDCA, e addirittura anche rispetto ai due EP digitali che hanno fatto da ponte tra l'album del 2009 e questo best of. L'incontro con Casasonica e la libertà artistica data dall'avere un loro studio e una loro etichetta li ha fatti scatenare, sperimentare, rivoluzionare loro stessi e il loro stile seguendo in piena libertà le loro inclinazioni del momento. E se l'elettronica era servita quasi due anni fa a confezionare un disco duro, che a tratti poteva ricordare addirittura "Dieci Motivi" per l'energia che comunicava, qui siamo su un altro pianeta. Perchè io dò ragione a Pier quando dice che rock è un'attitudine e non è chitarra elettrica a manetta e batteria pesante; ma non posso neanche negare che il rock di NLDCA è diverso da quello delle canzoni di "Le Cose Cambiano" nonostante parta dalla stessa matrice. E' rock ma a metà tra gli ultimi 3 album della band. Un melting pot di influenze e si suggestioni difficilmente descrivibili, e sul quale comunque occorre tener conto del fatto che la nuova sensibilità e maturità musicale dei ragazzi è qui piegata nel rivoluzionare canzoni già esistenti e create in fasi diverse della loro carriera. Ovvio che non si poteva prendere un certo pezzo e farlo diverso solo facendolo più duro e ritmato, ma in modo che la versione avesse un senso e fosse un ponte tra come era e come sono i Velvet oggi.
Detto questo... gli unici casi in cui preferisco la nuova versione sono per In Quest'Angolo di Blu e Boyband, con menzione d'onore per Una Settimana UN Giorno. Poi nelle singole analisi ho riconosciuto che ogni traccia ha cose interessanti e molte cose degne di nota e che mi fanno amare questa nuova veste. Ma non soppianta la versione originale, il più delle volte. Vi si affianca. E penso che sia l'obiettivo dei Velvet, insieme a quello di celebrarsi nel modo meno retorico possibile (si sono messi in gioco tantissimo), insieme al cercare di dare qualcosa di nuovo e stimolante ai propri fan e insieme al cercare di far conoscere il loro stile musicale attuale a quanta più nuova gente possibile.
L'operazione resta quindi lodabilissima, e anche riuscita in molte sue parti. Non il migliore lavoro dei ragazzi, ma voglio dire... tra questo e la Platinum che aveva realizzato la EMI preferisco 1000000000000000000 volte questo!!! :P

"... che per un pezzo che soffrivo lo stress 'fanculo m'hai scambiato per un'altra boyband!"
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Tradotto Da: Vincenzo Daniele & Luciano Boccellino- www.targatona.it | Distribuito Da: Massimo Farieri - www.superdeejay.net | Powered By: - Snitz Forums 2000 Version 3.4.03

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